Casinò certificati AAMS e Decreto Dignità: quali gli effetti nel 2019?

La fine dell’anno si avvicina e con essa l’inizio di una nuova era, almeno per i gestori di siti di betting e casinò certificati AAMS. Dal 2019 tutto cambierà nel mondo del gioco e in particolare, nel mondo del gioco online, a causa del divieto assoluto di fare pubblicità all’azzardo.

Non si può parlare di proibizionismo, ma sicuramente di repressione di ogni forma di pubblicità, tradizionale o meno. A pagarne il prezzo, com’è prevedibile, saranno soprattutto i casinò certificati AAMS che operano esclusivamente online. Si tratta di attività che non hanno un corrispettivo fisico, e che non potranno promuoversi in alcun modo.

Il malcontento, oltre che tra gli operatori del settore, serpeggia anche tra le grandi società sportive notoriamente legate al mondo delle scommesse da contratti milionari.

Se andiamo a guardare i numeri del settore, si comprenderà meglio quale sarà l’impatto del Decreto Dignità. Il comparto del gambling infatti è costituito da circa 7 mila aziende e dà occupazione a più di centomila persone.

Effetti del Decreto Dignità sui casinò certificati AAMS e sullo Stato

Provocando una flessione nelle entrate dei casinò certificati AAMS, le misure previste dal DD, avranno effetti diretti anche sulle entrate erariali. La raccolta nel settore dei giochi, stando ai dati del Ministero dell’Economia, nel 2016 è stata di 96 miliardi di euro. È facile immaginare che sia aumentata nell’ultimo biennio. Di questi circa 10 miliardi sono andati allo Stato sotto forma di tasse, mentre quasi 9 rappresentano il fatturato del settore al netto.
Impedire la pubblicità e quindi colpire l’intero settore porterà probabilmente a una drastica riduzione di questi numeri.

Dal 2008 ad oggi i capitali investiti nelle attività di gioco sono raddoppiati, ma per i promotori il decreto è necessario contro la ludopatia. Anche se, sul totale dei giocatori, solo il 2,2% di chi scommette o gioca online ai siti dei casinò certificati AAMS, può essere definito “ludopatico”. Questi dati sono stati forniti dal Ministero della Salute quindi possono essere ritenuti attendibili. Difficilmente i costi socio-economici per combattere la ludopatia possono essere comparati agli introiti derivanti dal settore del gioco.

Azioni contro la ludopatia anche dai casinò certificati AAMS

Nonostante la percentuale di ludopatici sia bassa, e possa sembrare irrilevante, si tratta di un problema all’ordine del giorno. Questa tematica però viene affrontata anche dalle aziende del gioco, pena il fatto di non poter operare nel nostro Paese.

I casinò certificati AAMS, o meglio ADM, sono infatti soggetti alle concessioni e ai conseguenti controlli dell’Agenzia delle Dogane. L’ente impone a tutti gli operatori del gaming e del betting alcuni obblighi e un’assunzione di responsabilità nei confronti dei giocatori.

Tutti i casinò certificati AAMS infatti devono promuovere il gioco sicuro e responsabile, con vari strumenti. Uno di questi è la comunicazione: i casinò legali devono fornire informazioni sul gioco responsabile e strumenti per prevenire i comportamenti rischiosi. Tra le istituzioni segnalate ricordiamo i SerD (Servizio per le Dipendenze patologiche) di cui è possibile conoscere l’ubicazione consultando il portale ministeriale, ma anche la FeDerSerD (Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze).

Per impedire il gioco ai minorenni, i siti di scommesse online e i casinò legali, sono obbligati a verificare l’identità degli iscritti. Ogni gestore poi può mettere in atto in diversi modi, dei meccanismi di autolimitazione. Questi possono prevedere puntate massime ai singoli giochi, e limiti ai depositi settimanali.

Nei casi più estremi tutti i casinò certificati AAMS, e i siti di betting danno la possibilità di utilizzare lo strumento di autoesclusione dal gioco. Attraverso questo meccanismo, il giocatore richiede di essere escluso dal gioco, volontariamente. Una volta avanzata la richiesta, l’esclusione si estende automaticamente a tutti gli operatori di gioco legale nel nostro Paese, per il periodo deciso dal giocatore. Trascorso il periodo in questione, il giocatore potrà riprendere, se vuole le proprie attività di gioco.

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto